Fenice CONAI per il giornalismo ambientale giovane: Andrea Bettini e Matteo Marini vincono l’edizione 2025

13 Ottobre 2025

I due giornalisti ottengono la statuetta per i loro lavori pubblicati su RaiNews24 e su Repubblica.it. Menzione speciale ad Alberto Giuffrè di Sky Tg24. «La sostenibilità è una responsabilità condivisa che richiede conoscenza e rigore» afferma Simona Fontana, direttore generale CONAI, che ha consegnato le Fenici al Festival del giornalismo culturale di Urbino. «I lavori premiati dimostrano come il giornalismo possa essere uno strumento potente per accendere curiosità e consapevolezza»

 

Urbino, ottobre 2025 – Sono Andrea Bettini e Matteo Marini i vincitori della Fenice CONAI 2025 per il giornalismo ambientale giovane, il riconoscimento ideato dal Consorzio Nazionale Imballaggi, per valorizzare l’impegno delle nuove generazioni di giornalisti che si occupano di sostenibilità, economia circolare e innovazione ambientale, patrocinato dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e dall’Ordine dei Giornalisti. Una menzione speciale è andata invece ad Alberto Giuffrè.

Le vittorie sono state annunciate la sera di venerdì 10 ottobre a Urbino, nella Sala del Trono di Palazzo Ducale, dal direttore generale CONAI Simona Fontana: una cerimonia che ha preceduto lo spettacolo inaugurale del Festival del giornalismo culturale, main partner del premio insieme a Legambiente.

Festival giornalismo culturale giovani 2025_vincitori

Il direttore generale CONAI Simona Fontana con Andrea Bettini (sinistra) e Alberto Giuffré

 

Nella categoria audiovisivo, la Fenice è stata assegnata a Andrea Bettini per il servizio dedicato al riciclo della fibra di carbonio e alla sfida tecnologica raccolta dal Centro Ricerche ENEA di Brindisi, trasmesso su RaiNews24 all’interno del programma Futuro24. Il lavoro si è focalizzato sui processi innovativi brevettati dall’ENEA per produrre nastri, filati e tessuti tecnici da scarti di produzione nell’ambito del progetto Ecocarbonio, con l’obiettivo di dare nuova vita ai materiali destinati allo smaltimento, riducendo rifiuti, sprechi di materie prime ed energia necessaria alla produzione.

Nato a Verona, cresciuto a Mantova e oggi residente a Roma, Andrea Bettini è caposervizio nella redazione Approfondimenti di RaiNews24. Cura e conduce Futuro24, il programma settimanale dedicato a scienza e innovazione, e su Rai Scuola presenta Oggi è, dedicato alle Giornate Mondiali.

Inviato in numerosi eventi scientifici internazionali, ha seguito dodici lanci spaziali ed è autore di reportage nell’Artico e in Antartide. Tra i riconoscimenti ricevuti figurano il Premio per il miglior podcast ambientale agli Italian Podcast Awards 2023 e il Premio Rossella Panarese per la divulgazione scientifica spaziale 2024.

«Nella strada verso la sostenibilità, la ricerca e l’innovazione sono fondamentali e spesso creano anche nuove opportunità», commenta Bettini. «Il progetto dell’ENEA che abbiamo raccontato in Futuro24 ne è un esempio: ha trovato una soluzione per dare nuova vita alla fibra di carbonio coinvolgendo le aziende tessili, con benefici sia per l’ambiente sia per l’economia. Come giornalisti possiamo contribuire facendo conoscere le tante eccellenze dei nostri laboratori e mostrando che con l’impegno è possibile ottenere risultati di valore. È un onore ricevere la Fenice CONAI».

 

Nella categoria scritto, la Fenice è andata a Matteo Marini per il pezzo “Il team che costruisce i bracci robotici per gli ‘spazzini’ delle orbite e i ‘carri attrezzi’ spaziali”, pubblicato su Repubblica.it. L’articolo racconta la storia di Andrea Antonello, ingegnere aerospaziale veneziano e capo di un team britannico che sta sviluppando un innovativo arto robotico destinato a ripulire lo spazio dai detriti, con la prima missione prevista nel 2026.

Romagnolo, Matteo Marini vive da sempre «in quel felice angolo di terra tra la costa adriatica e le rocche malatestiane». Laurea in Archeologia romana a Bologna, è giornalista professionista e docente di giornalismo digitale all’Ifg di Urbino. Appassionato di scienza, astronomia e spazio, racconta storie di avventure extra atmosferiche e della crisi climatica sul sito e sulle colonne di Repubblica, Italian tech, Green&Blue e Forbes Italia. Ha scritto il libro “Nuova gestione” sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nella Riviera romagnola (ed. Round Robin), e con l’Osservatorio sulle mafie della Provincia di Rimini approfondisce il tema con testi ed eventi di sensibilizzazione. Dal 2024 inizia la collaborazione con Fondazione Leonardo, «allo scopo di divulgare l’emozione e l’importanza delle attività spaziali per la nostra civiltà, il progresso e per migliorare la nostra vita quaggiù». Tre persone hanno cambiato il suo modo di pensare e scrivere storie: Bob Dylan, Carl Sagan e Stephen King.

Assente a Urbino, Marini riceverà la Fenice il 17 ottobre ad Ancona durante il seminario CONAI “Riciclo ed economia circolare: il modello-Italia che fa scuola in Europa” alla Mole Vanvitelliana, che chiuderà la programmazione OFF del Festival del giornalismo culturale.

«Dopo la Terra, l’umanità ha iniziato a inquinare anche lo spazio» spiega Marini. «In oltre sessant’anni di operazioni spaziali abbiamo lanciato e messo in orbita migliaia di satelliti, ma ancora di più sono i relitti, le carcasse, i frammenti e i detriti spaziali che viaggiano a velocità altissime e mettono a rischio gli astronauti sulla Stazione spaziale internazionale e gli altri satelliti, quelli già in orbita e quelli che lanceremo in futuro. Per questo, anche nello spazio è importante l’economia circolare: gestire le operazioni in modo da non creare nuovi detriti e trovare soluzioni per rimuoverli dall’orbita. Ringrazio quindi il CONAI per questo riconoscimento, perché così come sul nostro Pianeta, anche gestire responsabilmente la regione che lo circonda è fondamentale. E soprattutto grazie ad Andrea Antonello, giovane ingegnere impegnato con Clear Space a trovare nuove soluzioni per la rimozione dei detriti orbitali».

 

La menzione speciale è andata a Alberto Giuffrè, giornalista di Sky Tg24, per il servizio sul viaggio in tre tappe alla scoperta della posidonia oceanica, il polmone del Mediterraneo.

Il reportage accompagna lo spettatore in un itinerario che unisce divulgazione scientifica e sensibilità ambientale, raccontando l’importanza di una delle piante marine più preziose per la salute del nostro mare.

«Sono grato per la menzione speciale e per occasioni come questa che contribuiscono a diffondere consapevolezza sui temi ambientali», ha dichiarato Giuffrè. «Temi che non riguardano un solo settore ma che si intrecciano con ogni aspetto della nostra vita di tutti i giorni».

«Con la Fenice CONAI vogliamo continuare a valorizzare il lavoro dei giovani giornalisti che affrontano i temi ambientali con competenza e passione», ha dichiarato Simona Fontana, direttore generale di CONAI. «La sostenibilità, del resto, è una responsabilità condivisa che richiede conoscenza e rigore. I lavori premiati dimostrano come il giornalismo possa essere uno strumento potente per accendere curiosità e consapevolezza. È un segnale positivo che arriva in un momento in cui informazione, ambiente e innovazione devono dialogare sempre di più. Ed è molto bello poterne parlare al Festival del giornalismo culturale, che quest’anno ci invita a riflettere sullo sguardo “sostenibile” nel giornalismo, un tema che sentiamo profondamente nostro».

A guidare la giuria dell’edizione 2025 è stata Tonia Cartolano, caporedattrice e anchor di Sky TG24, in qualità di presidente. Accanto a lei hanno fatto parte della giuria Giulia Lauletta, giornalista Tg La7; Monica Paternesi, caporedattrice ANSA; Marzia Roncacci, giornalista Rai, conduttrice Tg2 Italia Europa; Giuseppe De Filippi, vicedirettore Tg5; Fabio Costarella, vicedirettore generale CONAI; Ivan Illomei, responsabile relazioni istituzionali CONAI; Salvatore Merlo, vicedirettore Il Foglio; Nicola Saldutti, caporedattore Corriere della Sera.

 

Edizione Festival giornalismo culturale giovani 2025_locandina

La partecipazione alla Fenice CONAI per il giornalismo ambientale giovane 2025 è stata aperta a tutte le produzioni giornalistiche apparse tra il 22 aprile 2024 e il 21 aprile 2025, con la Giornata Mondiale della Terra (che si celebra ogni anno il 22 aprile) a fare da spartiacque.

La statuetta è la fenice a sette code che spiega le ali, simbolo di rinascita anche per i materiali di imballaggio, progettata da un gruppo di studenti della Scuola del Design del Politecnico di Milano. È realizzata in una lega metallica sottoposta a processo galvanico e poggia su una base in pietra lavica.