La statuetta per il miglior film ambientale è stata consegnata ieri in Sala Truffaut al regista David Schurmann, che commenta: «Per una persona come me, impegnata nella tutela dell’ambiente, è bellissimo ricevere questo premio». Il vicedirettore CONAI Fabio Costarella: «Un gesto di cura verso il prossimo diventa un atto di amore anche per se stessi: il film ci ricorda che la natura è relazione, non solo risorsa». Il film presto nelle sale con Leone Film Group. «Una carezza profonda e necessaria» secondo il direttore generale del festival Jacopo Gubitosi, «che bene incarna lo spirito di Giffoni»
GIFFONI VALLE PIANA, 27 LUGLIO 2025 – È My Penguin Friend, emozionante storia vera portata sullo schermo da David Schurmann, ad aggiudicarsi la Fenice CONAI per il miglior film ambientale al Giffoni Film Festival 2025.
Il premio, istituito da CONAI (il consorzio senza fini di lucro garante per l’Italia del raggiungimento degli obiettivi di riciclo) per la pellicola del festival che meglio affronta tematiche legate alla tutela del Pianeta, è stato consegnato a Schurmann ieri in Sala Truffaut, nel corso della cerimonia ufficiale di premiazione, dal vicedirettore generale CONAI Fabio Costarella.
Prodotto tra Brasile e Stati Uniti e sceneggiato da Paulina Lagudi Ulrich (già regista di Dress, miglior regia ai Los Angeles Film Awards) e Kristen Lazarian, My Penguin Friend è ispirato a un reale incontro fra il mondo dell’uomo e l’universo animale: quello tra il pescatore João (l’icona del cinema francese Jean Reno), che da anni convive con il dolore sordo per la perdita del figlio, e un pinguino Magellano ricoperto di petrolio. João lo salva e lo cura con pazienza. Tra i due nasce un legame trasformativo, che si rinnova di anno in anno: il pinguino continua a tornare sulle coste brasiliane a trovare (letteralmente) l’uomo che lo ha aiutato.
«È fantastico essere a Giffoni e ricevere questo bellissimo premio» afferma David Schurmann. «Soprattutto per una persona che ama la natura ed è impegnata nella tutela dell’ambiente. Il fatto che My Penguin Friend abbia ottenuto questo riconoscimento significa tantissimo per me, per tutto il crew… per chiunque abbia contribuito a realizzare il film».
Nel film, il pinguino sembra incarnare anche una forma di ingegnosa resilienza: raccoglie ciò che il mare restituisce e lo trasforma in rifugio. Un gesto semplice che ricorda come nulla, se guardato con creatività, sia davvero da scartare.
Così, la pellicola racconta anche di un’alleanza possibile tra uomo e natura. E lo fa con delicatezza, grande respiro visivo e una fotografia – firmata da Anthony Dod Mantle, premio Oscar per The Millionaire – che amplifica la portata espressiva racconto senza fargli perdere di autenticità.
«Abbiamo scelto questa storia perché parla di responsabilità e possibilità» spiega Fabio Costarella, vicedirettore generale CONAI. «My Penguin Friend ci mostra come la rigenerazione possa partire da un piccolo gesto: l’attenzione e l’amore verso il prossimo diventano medicina che, in qualche modo, permette di ricostruire un’esistenza. È un’azione di riconciliazione: David Schurmann lo racconta con semplicità emozionante, ricordandoci che l’ambiente non è solo qualcosa da proteggere, ma anche da vivere come relazione. E, in linea con i principi dell’economia circolare, questo film ci dice che nulla – neanche una ferita – è davvero irrecuperabile».
Il film sarà presto nelle sale italiane grazie a Leone Film Group.
«La pellicola di David Schurmann è una carezza profonda e necessaria» commenta il direttore generale del Giffoni Film Festival Jacopo Gubitosi. «Incarna lo spirito di Giffoni, un festival che vuole emozionare ed educare. Lo dimostra la partecipazione con cui le ragazze e i ragazzi lo hanno accolto e discusso: quando il cinema parla in modo onesto e sincero, sa generare consapevolezza».
La Fenice CONAI rappresenta una fenice a sette code in metallo cromato rosso, che spiega le ali su una base in pietra lavica. Il suo design, affidato a un team di studenti della Scuola del Design del Politecnico di Milano, richiama il concetto di rinascita e circolarità.